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venerdì 8 febbraio 2008

Led Zeppelin Biografia

Led Zeppelin

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(Reindirizzamento da Led zeppelin)
I Led Zeppelin nel 2007. Da sinistra a destra, John Paul Jones, Robert Plant e Jimmy Page.
I Led Zeppelin nel 2007. Da sinistra a destra, John Paul Jones, Robert Plant e Jimmy Page.

Nazionalità Inghilterra
Genere Hard Rock[1][2]
Heavy Metal[1][2]
Blues rock[1]
British Blues[1]
Folk Rock
Arena Rock[1]
AOR[1]
Periodo attività 1968 - 1980
1985-1986
1988
2007 - in attività
Strumento {{{Strumento}}}
Etichetta Swan Song
Atlantic Records
Rhino Records
Band attuale {{{Band attuale}}}
Band {{{Band precedenti}}}
Album pubblicati 20
Studio 9
Live 3
Raccolte 8
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica
Collabora a Wikiquote « \mathfrak{T}he heaviest band of all time »

(Rolling Stone Magazine[3])

I Led Zeppelin sono stati uno dei più importanti gruppi rock britannici degli anni settanta. Sono considerati fra gli artisti di maggior successo nella storia della musica e fra gli innovatori del rock in generale[4].

Il gruppo, formatosi nel 1968 e scioltosi nel 1980, anno della morte del batterista, fu composto per l'intero periodo della sua attività da Jimmy Page (chitarra), Robert Plant (voce e armonica), John Paul Jones (basso e tastiere) e John Bonham (batteria).

La discografia della band comprende nove dischi ufficiali pubblicati dal 1969 al 1982[5]. A partire dagli anni '90 sono iniziate le pubblicazioni di raccolte di brani, editi ed inediti, e di incisioni di spettacoli dal vivo risalenti al periodo di maggiore attività. Degna di segnalazione è anche la circolazione di un cospicuo numero di bootlegs nel mercato "non ufficiale".

Dopo lo scioglimento, i tre componenti hanno intrapreso carriere soliste[6], e si sono riuniti per esibirsi dal vivo in occasione di eventi commemorativi o celebrativi. Nonostante le rare apparizioni, nel corso degli anni i Led Zeppelin continuano a godere di un nutrito seguito di ammiratori anche tra le nuove generazioni. Dal 1968 ad oggi la band ha venduto oltre 300 milioni di dischi[7], risultando il gruppo di maggior successo commerciale della storia insieme ai Beatles, ai Queen e ai Pink Floyd.

Il 12 gennaio 1995 i Led Zeppelin sono entrati nel Rock and Roll Hall of Fame. L'emittente VH1 ha classificato i Led Zeppelin come il più importante gruppo hard rock di sempre e come band più importante della storia del Rock.

Indice

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Storia del gruppo [modifica]

I New Yardbirds (1966-1967) [modifica]

Gli Yardbirds, il primo gruppo di Jimmy Page, in concerto nel 2006.
Gli Yardbirds, il primo gruppo di Jimmy Page, in concerto nel 2006.

Dopo un inizio di attività artistica che lo fece conoscere come uno dei migliori session man britannici, Jimmy Page, talentuoso chitarrista, si unì nel 1966 agli Yardbirds, gruppo inglese rock-blues. In un primo tempo ricoprì il ruolo di bassista, sostituendo Paul Samwell-Smith, per poi divenire il secondo chitarrista solista, al fianco di Jeff Beck.

A seguito dell'abbandono di Beck nell'ottobre dello stesso anno, Page volle proporre al chitarrista la creazione di un nuovo gruppo, formato, oltre che da loro due, da Keith Moon e John Entwistle, rispettivamente batterista e bassista dei The Who. Il gruppo, sebbene non venne mai formato, si trovò nello stesso anno in sala di registrazione con il brano Beck's Bolero[8]. Alla registrazione partecipò anche John Paul Jones, bassista e tastierista, il quale disse a Page che sarebbe stato interessato a collaborare musicalmente con lui[9].

Nel luglio 1968 gli Yardbirds suonarono il loro ultimo concerto. Nonostante ciò, il gruppo si era già impegnato per una tournée in Scandinavia: il batterista Jim McCarty e il cantante Keith Relf autorizzarono quindi Page e il bassista Chris Dreja ad usare il nome "Yardbirds" per portare a termine gli impegni. In un primo tempo Page chiese a Terry Reid di divenire il nuovo cantante degli Yardbirds, ma questi declinò l'offerta, indicando Robert Plant, un cantante di Birmingham[10]. Plant accettò il posto, e consigliò a sua volta il batterista John Bonham[11], conosciuto durante una precedente esperienza musicale[12]. Nel frattempo Dreja si tirò fuori dal progetto per potersi dedicare alla sua passione per la fotografia, e John Paul Jones, consigliato da sua moglie, contattò Page per proporsi come sostituto. Il chitarrista, riconoscendo le qualità di Jones, lo accettò all'interno del gruppo.

Prima di partire per la tournée, i quattro parteciparono all'ultimo giorno delle registrazioni dell'album Three Week Hero di P. J. Proby. Questa fu la prima registrazione dei futuri Led Zeppelin.

La formazione provvisoria partì per la tournée in Scandinavia, con il nome di The New Yardbirds: al termine dei concerti venne deciso di cambiare il nome del gruppo. Sulla sua origine esistono diverse spiegazioni. Secondo la più accreditata, Keith Moon e John Entwistle riferirono che un supergruppo composto da loro, Jimmy Page e Jeff Beck, sarebbe colato a picco come un Lead Zeppelin (Zeppelin di piombo). Richard Cole, manager degli Yardbirds, che aveva assistito al colloquio, riferì il tutto a Page.
Alcuni mesi dopo, al momento di scegliere il nuovo nome in sostituzione di "New Yardbirds" per il gruppo che aveva formato, Page ripensò al nome "Lead Zeppelin". In seguito, Page dichiarò:

Collabora a Wikiquote « Aveva qualcosa a che fare con l'espressione popolare "un cattivo scherzo sale come un palloncino di piombo"(go over like a lead balloon) »

Inoltre l'espressione (quasi un ossimoro nel riferimento pesante/leggero) era riferibile al nome di un altro complesso rock, gli Iron Butterfly (farfalla di ferro), all'epoca in auge. Il nome venne accettato da tutti, ma Lead venne cambiato nell'omòfono Led per evitare ambiguità di pronuncia, dovute al fatto che il termine lead in inglese ha due etimologie e due suoni distinti: oltre a "piombo" (pronuncia /led/), può significare anche "guida" (pronuncia /li:d/)[9][13].

Le prime incisioni e l'immediato successo (1969-1970) [modifica]

Per approfondire, vedi le voci Led Zeppelin (album), Led Zeppelin II e Led Zeppelin III.
Lo zeppelin LZ 129 Hindenburg in fiamme, rappresentato sulla cover del primo album della band.
Lo zeppelin LZ 129 Hindenburg in fiamme, rappresentato sulla cover del primo album della band.

Il 12 gennaio 1969, subito dopo il loro primo, breve tour negli USA, i Led Zeppelin pubblicarono il loro primo disco, intitolato semplicemente Led Zeppelin. I brani, caratterizzati da una combinazione di influenze blues, folk e rock unite ad uno stile heavy, ne fecero una delle incisioni più importanti nello sviluppo in chiave dura del rock, imponendo il gruppo sul mercato internazionale, soprattutto negli Stati Uniti.

Uno degli elementi del disco d'esordio che più risultarono innovativi, nel lungo periodo, fu proprio il suono che Page, forte della sua lunga esperienza come turnista di studio, riuscì a conferire alle registrazioni. L'intenzione era sostanzialmente quella di riprodurre il sound che il gruppo aveva consolidato nelle sue prime esibizioni dal vivo. Si decise dunque di lavorare in modo rapido ed immediato per riuscire a dare al tutto la stessa continuità di un live, concentrando le registrazioni e riducendo all'essenziale le sovraincisioni: in questo modo, l'intero disco venne messo su nastro nello spazio di appena trenta ore.

A questo si aggiunsero gli inediti artifici tecnici che Page aveva in serbo da lungo tempo: la sua idea di produrre una sorta di live in studio, infatti, si basava essenzialmente su un certo sound che era solito definire "ambientale". La maggior parte dei produttori, all'epoca, piazzava semplicemente un microfono davanti ad ogni amplificatore: Page invece ebbe l'intuizione di aggiungerne un secondo, a distanza, in prospettiva frontale con l'amplificatore, e di registrare la media tra i due, riuscendo a catturare il feeling di un'esibizione dal vivo anche in una stanza.

Molti anni dopo Robert Plant, in un'intervista a riguardo, ricorderà:

Collabora a Wikiquote « Il suono che sentivo uscire da quelle casse, mentre cantavo, era di gran lunga meglio di qualsiasi figa d'Inghilterra. Era così sessuale, osceno, aveva così tanto potere... era devastante. »

(Robert Plant[9])

Tuttavia, Plant ha sempre scoraggiato la critica nel giudicare la band affine al solo genere Metal, viste le numerose componenti alla base della loro musica, non ultima quella folk ed acustica. Nel disco/intervista Profiled, Page ha dichiarato che per incidere l'album sono state necessarie appena 36 ore e che il prezzo del lavoro, compresa la copertina, è stato di 1.750 sterline[14]. Al 1975, l'album aveva venduto copie per 7.000.000 di dollari[15].

Sempre nel 1969 uscì il secondo disco, Led Zeppelin II, nel quale il gruppo sviluppa in maniera esplicita la musicalità hard rock[16]. Il brano d'apertura, Whole Lotta Love, si apre con un riff di chitarra aggressivo, seguito dal supporto del basso e, in una sequenza crescente, dall'intervento della voce e della batteria. Il pezzo è stato spesso definito l'emblema dello stile musicale del gruppo. Questo album venne anche chiamato dai fan il bombardiere marrone a causa del colore che domina la copertina e dell'immagine dello zeppelin sullo sfondo. Forse il più duro di tutti gli album della band, rimase in cima alle classifiche americane per anni[17].

I Led Zeppelin in concerto a Montreux nel 1970.
I Led Zeppelin in concerto a Montreux nel 1970.

A seguito dell'uscita dell'album, il gruppo partì per una nuova tournée: i loro concerti duravano anche più di quattro ore, e sul palco la band eseguiva versioni delle loro canzoni più lunghe e piene di improvvisazioni rispetto alla loro versione in studio, aggiungendo spesso anche rielaborazioni di brani di soul music, in particolare di James Brown, di cui Jones e Bonham erano estimatori.

Per la registrazione del loro terzo disco, Led Zeppelin III, il gruppo si ritirò a Bron-Yr-Aur, una dimora isolata nel Galles, nella quale non era disponibile neppure l'elettricità. Le serate passavano davanti al fuoco a bere birra e a suonare la chitarra acustica, mentre i roadies vennero incaricati di portare gli strumenti, di cucinare e badare alla casa della band. Questa potrebbe essere la spiegazione delle caratteristiche acustiche di alcuni brani dell'album, in particolare Bron-Y-Aur Stomp, nel quale sono chiaramente individuabili influenze della musica celtica e ispirazioni folk, e che rivela un differente aspetto dell'abilità chitarristica di Page. Le tracce, tuttavia, vennero incise in una villa di campagna a Headley Grange, nel tentativo di ricreare l'atmosfera rurale che aveva ispirato i brani del disco: per far ciò, venne utilizzato uno studio di registrazione mobile. Il disco fu caratterizzato da una notevole versatilità, alternando brani tipicamente hard (Immigrant Song) a composizioni acustiche (Friends), brani blues (come la celebre Since I've Been Loving You, registrata in presa diretta) o rock (Celebration Day), a pezzi di vaga ispirazione west-coast e psichedelica (Tangerine).

Anche questo disco, come il secondo, ottenne un elevato riscontro di vendite, nonostante le aspre critiche mosse dalla stampa. Mentre i Led Zeppelin volevano dimostrare con questo album di avere una sensibilità ed un gusto che andava anche oltre le "bombardate a tappeto" tipiche del secondo album, la stampa lo interpretò invece come un infiacchimento. Alcuni commenti furono così offensivi da toccare profondamente i componenti del gruppo, i quali, troncati i già tormentati rapporti con i media, iniziarono subito le sessioni di registrazione del quarto album senza intraprendere alcuna tournée.

Il quarto album e la maturità (1971-1975) [modifica]

Per approfondire, vedi le voci Led Zeppelin IV, Houses of the Holy e Physical Graffiti.
Copertina, interno e vinile del quarto album.
Copertina, interno e vinile del quarto album.

Il quarto disco è stato probabilmente il più importante per la storia della band: conteneva canzoni che spaziavano fra diversi generi e che contribuirono alla creazione del mito attorno al gruppo. In questo album si fusero tutte quelle influenze folk-celtiche che avevano caratterizzato Led Zeppelin III e gli elementi hard rock del bombardiere marrone.

Ufficialmente senza titolo[18], la Atlantic Records ottenne che almeno i musicisti scegliessero un simbolo ciascuno che li rappresentasse e che comparisse in copertina: fu così che Page scelse un simbolo che ricorda vagamente la scritta ZoSo, Robert Plant una piuma racchiusa in un cerchio, John Paul Jones un cerchio con tre punte e John Bonham tre cerchi intrecciati. Solitamente l'album viene erroneamente indicato come Led Zeppelin IV, Runes Album o ZoSo. L'incisione include brani hard rock come Black Dog o dal sapore mistico-folk come The Battle of Evermore che rievoca una battaglia vichinga, con tanto di guerrieri e cavalcate nelle praterie (anche frutto delle letture di Plant del periodo) o brani contenenti una combinazione di vari generi, come Stairway to Heaven, probabilmente la loro canzone più famosa. Proprio in questa vengono sintetizzati tutti gli elementi musicali del gruppo, tanto che venne sempre considerata dallo stesso come proprio inno personale. Di lì a poco i Led Zeppelin partirono per un altro tour americano.

Durante il tour conseguente a questo album ebbe luogo l'unica data italiana mai programmata dei Led Zeppelin. Il concerto si tenne il 5 luglio 1971 al Velodromo Vigorelli di Milano durante una tappa della manifestazione canora Cantagiro, in cui i Led Zeppelin suonarono come ospiti. Il concerto, a causa di scontri fra il numeroso pubblico e le forze dell'ordine, che reagirono sparando lacrimogeni in mezzo alla folla, durò solamente ventisei minuti. I quattro Led Zeppelin furono infatti costretti ad abbandonare il palco e la loro strumentazione, che però venne recuperata, e a barricarsi dietro le quinte.[19]

Nel 1973 uscì il quinto disco, Houses of the Holy, caratterizzato da brani di lunga durata, dall'uso (inedito per il gruppo) del sintetizzatore, e dall'importante contributo di Jones nell'arrangiamento degli archi. Canzoni quali The Song Remains the Same, No Quarter e The Rain Song si imposero ben presto come classici del rock.

Nello stesso anno i Led Zeppelin effettuarono l'ottava tournée negli Stati Uniti, caratterizzata da un enorme riscontro di pubblico: al Tampa Stadium, in Florida, suonarono di fronte a 56.800 spettatori, superando il record allora detenuto dai Beatles con il concerto del 1965 allo Shea Stadium[9]. I tre spettacoli al Madison Square Garden di New York, invece, segnarono il "tutto esaurito". Le esibizioni vennero registrate con l'intenzione di ricavarne un film, ma il progetto fu successivamente accantonato.

Il problema era che gli Zeppelin erano noti quasi esclusivamente alle frange adolescenziali. In particolare, quel tour fu completamente ignorato dalla stampa perché venne svolto in concomitanza con quello dei Rolling Stones. Inoltre i Led Zeppelin avevano sempre avuto un brutto rapporto con i giornali: per quanto riguarda le testate inglesi, era "guerra aperta", mentre quelle americane avevano quasi paura di loro perché erano note le loro bravate dei primi tour, tanto da portare a pensare pensare alla band come un quartetto di selvaggi fustigatori. Plant avrebbe detto:

Collabora a Wikiquote « Sappiamo benissimo che stiamo facendo affari migliori di... un sacco di gente che viene glorificata dalla stampa. Così, senza essere egocentrici, riteniamo che sia arrivato il momento in cui la gente debba conoscere di noi cose diverse dal fatto che ci cibiamo di donne e ne gettiamo le ossa fuori dalle finestre. »

Nel 1974 i Led Zeppelin fondarono un'etichetta discografica, la Swan Song, utilizzandola non solo come veicolo per promuovere i propri dischi, ma anche per lanciare nuovi artisti quali Bad Company, Pretty Things, Maggie Bell, Detective, Dave Edmunds, Midnight Flyer, Sad Café e Wildlife[20].

Nel 1975 uscì per l'etichetta Swan Song Physical Graffiti, il loro primo album doppio. Il disco comprendeva brani registrati per gli ultimi tre album, ma non inclusi negli stessi, assieme a nuove incisioni. Il gruppo dimostrò ancora una volta di poter spaziare su differenti generi musicali, come nella melodica Ten Years Gone, nell'acustica Black Country Woman, nella trascinante Trampled Underfoot e nell'orientaleggiante Kashmir. Subito dopo l'uscita dell'album, tutti i dischi dei Led Zeppelin entrarono contemporaneamente nella classifica dei 200 album più venduti[9], fatto mai verificatosi prima nella storia del rock.

Successivamente il gruppo iniziò una nuova tournée, caratterizzata ancora una volta da un grande successo di pubblico, partita dagli Stati Uniti e terminata in Gran Bretagna, dove la band si esibì per cinque volte all'Earl's Court di Londra, facendo registrare il tutto esaurito; le registrazioni di questi spettacoli sarebbero state pubblicate circa 28 anni più tardi. A questo punto della loro carriera, i Led Zeppelin erano considerati il complesso più grande del mondo, tanto da meritarsi la definizione, da parte della stampa, di "Biggest Band of the seventies"[21].

Se la popolarità del gruppo sul palco ed in sala d'incisione apparve notevole, altrettanto lo fu la loro reputazione per gli eccessi e per l'eccentricità fuori scena. I Led Zeppelin viaggiavano con un jet privato chiamato Starship[22], occupavano interi piani degli alberghi ed iniziavano ad essere protagonisti di note scene di dissolutezza (distruzione di intere camere d'albergo, avventure sessuali, uso smodato di droga ed alcool). Molte persone vicine al gruppo descrissero queste loro imprese in vari libri, ma molti di questi racconti furono poi smentiti dagli stessi interessati.

Nel 1976 i Led Zeppelin interruppero la loro attività musicale per occuparsi della produzione di Fantasy, film-concerto tuttora inedito.

Il 4 agosto Robert Plant e sua moglie Maureen, in vacanza nell'Isola di Rodi, ebbero un drammatico incidente d'auto. Con loro vi erano i due figli della coppia e Scarlet, la figlia di Jimmy Page, miracolosamente illesi: diversamente andò per Robert e Maureen, che riportarono gravissime lesioni. Maureen, in particolare, era in fin di vita a causa di diverse fratture craniche e pubiche e dovette essere trasportata in Inghilterra con un aereo privato per poter essere operata d'urgenza. Robert ne uscì decisamente malconcio, pur non essendo in pericolo di vita; ingessato dalla testa ai piedi ed inchiodato su una sedia a rotelle, si vide imporre sei mesi di prognosi prima di poter riprendere a camminare.

La conseguenza fu ovvia: i Led Zeppelin dovettero annullare il tour di trenta concerti negli Stati Uniti ed in sudamerica che avevano pianificato, e così per le successive tournées australiane e giapponesi. L'incidente aveva mandato in fumo la prospettiva di introiti principeschi, per non parlare del momento di grazia che il gruppo stava vivendo.

La lunga degenza che si prospettava costrinse il gruppo ad un'altra mossa forzata: la registrazione di un nuovo disco di studio e successivamente la riesumazione del progetto cinematografico che avevano abbandonato nel 1973, il tutto al fine di riempire il periodo della loro assenza forzosa dalle scene.

Gli ultimi anni (1976-1980) [modifica]

Per approfondire, vedi le voci Presence, The Song Remains the Same (album) e In Through the Out Door.
Plant nel 1977.
Plant nel 1977.

Impossibilitato a riprendere le esibizioni dal vivo, il gruppo ritornò in studio per registrare il settimo disco: Presence.

Sebbene gli venne rapidamente conferito il disco di platino, molti lo considerarono un prodotto non all'altezza dei precedenti[23]. Quell'anno, dopo l'incidente di Plant e famiglia, l'atmosfera peggiorò, tanto che Peter Grant affermò che c'era qualcosa che non andava; i quattro decisero inoltre di andare in esilio per sfuggire alla elevata pressione fiscale inglese sui guadagni delle stelle della musica. Per questo il 1976 si rivelò un anno instabile, senza punti di riferimento, nel quale sia Plant che Bonham sentirono la lontananza delle famiglie come un grande peso, il cui riflesso era riscontrabile nel loro ultimo album, il quale fu inciso a Monaco di Baviera in uno studio di registrazione (Musicland) talmente richiesto che il gruppo trovò solo tre settimane di disponibilità, al termine delle quali si sarebbe dovuto far spazio ai Rolling Stones. Page riuscì ad ottenere una settimana in più, e nel giro di meno di un mese l'album venne ultimato.

Alla fine del 1976 uscì nelle sale cinematografiche il film The Song Remains the Same, insieme alla relativa colonna sonora, frutto del montaggio di varie registrazioni effettuate ai concerti del 1973 al Madison Square Garden di New York: questo è rimasto l'unico documento filmato delle loro esibizioni sul palco per oltre 20 anni.

Nel 1977 i Led Zeppelin iniziarono un nuovo tour negli Stati Uniti, esibendosi fino a 5 volte consecutive in città quali Chicago, Los Angeles e New York, mentre le esibizioni di Seattle e Cleveland vennero utilizzate per le incisioni di bootleg. Alla fine dell'esibizione al Day on the Green Festival di Oakland, arrivò la notizia della morte del figlio di Plant, Karac. La tournée venne interrotta ed immediatamente ripresero a circolare le voci sulla maledizione gravante sui componenti del complesso, conseguenza dell'interesse di Page per il mondo dell'occulto.

Lo shock provocato dalla morte del figlio portò Plant a prendere in considerazione di lasciare la band. Solo nell'anno successivo, dopo una serie di incontri nel castello di Clearwell, nella foresta di Dean, con gli altri tre membri del gruppo, decise di proseguire.

Durante l'estate del 1978, il gruppo rientrò in sala d'incisione (il Polar Studio degli ABBA, in Svezia), per la registrazione di In Through the Out Door. Il disco comprendeva brani in stile rock come In the Evening, la tropicaleggiante Fool in the Rain, la ballata All My Love (dedicata al figlio di Plant) e Carouselambra, considerata un tentativo di avvicinamento al genere progressive.

Dopo un decennio di incisioni ed esibizioni dal vivo, il gruppo cominciò ad essere considerato "sorpassato" da alcuni critici, anche perché i gusti musicali si andavano orientando verso la disco music ed il punk; ciò nonostante, i Led Zeppelin potevano ancora contare su legioni di appassionati, ed il loro ultimo disco raggiunse il primo posto nelle classifiche di vendita di Stati Uniti e Gran Bretagna.

La tomba di Bonham a Rushock.
La tomba di Bonham a Rushock.

Durante le sessioni di Back to the Egg, uno degli ultimi lavori di Paul McCartney con i Wings, John Paul Jones e John Bonham parteciparono alla creazione di una orchestra rock ideata da McCartney, chiamata Rockestra, dove figurano altre glorie del panorama musicale inglese dell'epoca come Dave Gilmour e Pete Townshend.

Nell'estate del 1979, dopo due spettacoli preparatori a Copenaghen, i Led Zeppelin parteciparono in qualità di attrazione principale al Knebworth Fest, in Inghilterra. Quasi 400.000 fans furono testimoni del ritorno sul palco della band, che, dopo l'uscita in novembre del loro ultimo disco, era pronta a riprendere le esibizioni dal vivo per una breve tournée in Europa seguita da un tour negli Stati Uniti.

Ma il tour americano non ebbe luogo in quanto il 25 settembre 1980, poco prima di partire per gli Stati Uniti, Bonham si presentò alle prove completamente ubriaco; continuò a bere per tutta la sera in una festa a casa di Page e fu messo a dormire in una stanza. La mattina dopo fu trovato morto soffocato nel proprio vomito. La stampa parlò di 40 dosi di vodka ingerite.

Dopo la morte di Bonham, gli altri tre componenti resero nota la decisione di voler interrompere l'attività artistica con il nome di Led Zeppelin con il seguente comunicato stampa, diffuso il 4 dicembre 1980:

Collabora a Wikiquote « Desideriamo rendere noto che la perdita del nostro caro amico ed il profondo senso di rispetto che nutriamo verso la sua famiglia ci hanno portato a decidere – in piena armonia tra noi ed il nostro manager – che non possiamo più continuare come eravamo. »

(Led Zeppelin)

Il dopo Bonham [modifica]

A seguito dello scioglimento del gruppo, i componenti della band presero strade diverse e si sono riuniti solo in tre eventi.

Plant e gli Honeydrippers [modifica]

Nel 1981 Robert Plant riprese ad esibirsi dal vivo in un'osteria di Stourbridge accompagnato da un gruppo di musicisti a cui diede il nome di The Honeydrippers; alcuni anni dopo venne pubblicato un mini-album di cinque brani dal titolo The Honeydrippers: Volume One al quale collaborarono altri musicisti, tra cui Jimmy Page. L'anno successivo, Plant pubblicò il primo dei suoi album solisti: Pictures at Eleven.

Page, i Firm e David Coverdale [modifica]

Sempre nel 1981 Page venne incaricato dal regista Michael Winner di comporre la colonna sonora del film Death Wish II; il relativo album uscì l'anno seguente. Nel 1984 Page registrò un album con Roy Harper e, successivamente, mise insieme un gruppo chiamato The Firm con il quale pubblicò due album. Nel 1993 Page collaborò con David Coverdale, ex cantante dei Deep Purple e dei Whitesnake, nella realizzazione di un album i cui brani ricordano molto le prime composizioni dei Led Zeppelin. Nel 2000 Page si esibì in concerto insieme ai Black Crowes suonando alcuni classici dei Led Zeppelin; il tutto venne racchiuso nel doppio album Live at the Greek.

La carriera solista di Jones [modifica]

John Paul Jones apparve nel musical di Paul McCartney Give My Regards to Broad Street suonando il basso in Ballroom Dancing e nello stesso anno venne incaricato dal regista Michael Winner (su suggerimento di Page) di occuparsi della colonna sonora del suo nuovo film Scream for Help, pubblicata l'anno successivo.

Brevi riunioni e tentativi di ricostruzione della band [modifica]

Nel 1985 Page, Plant e Jones, insieme ai batteristi Tony Thompson e Phil Collins, si esibirono in una breve apparizione al Live Aid. L'anno seguente i membri superstiti della band si incontrarono a Bath, in Inghilterra, per valutare le capacità di Thompson, nell'intento di ricostituire il complesso; ma un serio incidente d'auto subito da Thompson pose fine al progetto. Il figlio di John Bonham, Jason, si esibì nel 1988 con Page, Plant e Jones in occasione del concerto celebrativo per il 40° anniversario della Atlantic Records.

Robert Plant al Green Man Festival del 2007.
Robert Plant al Green Man Festival del 2007.

Page e Plant si incontrarono nel 1994 per una esibizione ad MTV Unplugged, alla quale fecero seguire una tournée mondiale con un'orchestra orientale e la pubblicazione di due dischi sotto il nome Page and Plant.

La stampa britannica annunciò che nel 2002 Plant e Jones, dopo un distacco durato 20 anni, si sarebbero riconciliati, mentre circolavano voci su una tournée imminente. Il cantante Dave Grohl dei Foo Fighters ed ex-batterista dei Nirvana venne indicato quale potenziale sostituto di Bonham, ma fu lo stesso Page a smentire la notizia. Nel 2003 venne registrata una rinascita della popolarità del gruppo. Page trovò nei suoi archivi una serie di registrazioni dei concerti tenuti durante la tournée del 1972 negli Stati Uniti; colpito dalla qualità sonora e tecnica delle esibizioni, decise di pubblicare How the West Was Won, triplo album contenente brani che, per la lunghezza delle improvvisazioni dal vivo, arrivano a durare fino a 23 minuti. Inoltre venne pubblicato anche un DVD dallo stesso titolo.

Il 27 giugno 2007 l'Atlantic Records/Rhino Records e la Warner Home Video annunciarono tre nuovi album dei Led Zeppelin, in uscita nel novembre del 2007. Il primo è stato Mothership il 13 novembre, un greatest hits con 24 tracce, seguito da una riedizione della colonna sonora di The Song Remains the Same, e dal DVD del film-concerto in edizione restaurata e rimissata.[24]

La reunion (2007) [modifica]

Il 25 giugno 2007 alcuni giornali[25] annunciarono il ritorno sulle scene del gruppo, accompagnato alla batteria ancora una volta da Jason Bonham, per un concerto in ricordo di Ahmet Ertegun, fondatore della Atlantic Records morto nel dicembre 2006. A seguito di questo concerto, si sarebbe inoltre dovuto tenere un tour nel 2008. Ma Plant smentì tutto durante una conferenza stampa tenutasi il 28 giugno[26] e con un'intervista comparsa sul Rolling Stone Magazine[27]. Il 31 agosto 2007 venne di nuovo annunciato, in modo non ufficiale, che il gruppo si sarebbe riunito per un'unica data alla O2 Arena di Londra. La stampa nazionale ha iniziato a promuovere il concerto la stessa mattina e gli sponsor hanno confermato l'evento, seppur in modo ufficioso[28]. La notizia ufficiale del loro ritorno sulle scene musicali è arrivata il 12 settembre, quando è stato confermato che avrebbero tenuto un concerto in memoria di Ahmet Ertegun il 26 novembre 2007 alla O2 Arena di Londra. In seguito ad un infortunio al dito avvenuto a Jimmy Page, il concerto è stato rinviato al 10 dicembre 2007. La notizia della disponibilità su internet dei biglietti ha generato un'ondata di richieste che i promoter hanno definito senza precedenti nella storia della musica: in meno di 48 ore il sito è stato preso d'assalto da oltre 20 milioni di utenti, al punto che si è deciso di interrompere immediatamente le prenotazioni e di assegnare in base ad un sorteggio nominale i 21.000 biglietti disponibili[29].

Secondo quanto riportato dai quotidiani, il concerto alla O2 Arena non ha deluso le aspettative ed ha reso giustizia, pur con tutti gli inevitabili limiti dettati dal passare del tempo, alla reputazione live del gruppo.

La scaletta dell'esibizione è stata così composta:

John Paul Jones in una recente foto.
John Paul Jones in una recente foto.
  1. Good Times Bad Times
  2. Ramble On (suonata dal vivo per la prima volta)
  3. Black Dog
  4. In My Time Of Dying
  5. For Your Life (suonata dal vivo per la prima volta)
  6. Trampled Underfoot
  7. Nobody's Fault But Mine
  8. No Quarter
  9. Since I've Been Loving You
  10. Dazed And Confused
  11. Stairway To Heaven
  12. The Song Remains The Same
  13. Misty Mountain Hop
  14. Kashmir
    Bis:
  15. Whole Lotta Love
  16. Rock And Roll

Finora sono state comunque smentite tutte le illazioni che vorrebbero il gruppo pronto ad intraprendere un tour mondiale, come anche la presenza del gruppo al festival di Bonnaroo previsto nel 2008 da parte degli stessi promoter dell'evento[30].

Simbologia [modifica]

I simboli del quarto album.
I simboli del quarto album.

Oltre al famoso dirigibile, un'immagine ricorrente nella simbologia dei Led Zeppelin è quella di un angelo, raffigurato in un dipinto del 1869 del pittore statunitense William Rimmer ed intitolato Evening, Fall of Day: nonostante molti abbiano voluto scorgere nella rappresentazione dell'angelo l'effigie di Lucifero, si tratta della divinità greca Apollo[31]. Tale simbolo è riportato sui vinili del gruppo da Physical Graffiti in poi, essendo stato adottato quale logo della Swan Song, etichetta discografica da loro stessi fondata nel 1974. I simboli che l'immaginario collettivo maggiormente ricollega al gruppo rimangono comunque i due sigilli e le due rune che compongono il titolo del loro quarto album. Il significato specifico di questi simboli non è mai stato del tutto chiarito; quel che è certo è che Page e Plant hanno realizzato i propri disegni di loro pugno, mentre Jones e Bonham li hanno trovati su un antico libro di rune[9]. Tutti e quattro i simboli trovano comunque le loro origini nel misticismo. La motivazione della scelta dei simboli, ad ogni modo, risiede nel loro modo di concepire la musica, come più volte spiegato dal gruppo stesso: all'epoca della registrazione del loro quarto album, i Led Zeppelin operarono una summa del percorso musicale compiuto fino a quel momento; i simboli, pertanto, furono un modo per ribadire il loro disinteresse verso nomi, titoli ed etichette di genere per convogliare l'attenzione solo verso la musica[9]. Un celebre esempio di errata interpretazione riguarda il simbolo scelto da Page: molti vi hanno intravisto la criptica sigla ZoSo, interpretazione più volte smentita dal chitarrista.

L'occulto e il misticismo [modifica]

Collabora a Wikiquote « Do what thou wilth. So mete it be. »

(Aleister Crowley)

Dopo la pubblicazione di Led Zeppelin III circolarono attorno al gruppo notizie sulla loro vicinanza a tematiche di tipo esoterico e magico. La prima tiratura del disco, infatti, nascondeva nei solchi vuoti del vinile una frase sibillina scandita in inglese arcaico di Aleister Crowley.

Aleister Crowley
L'occultista Aleister Crowley.
L'occultista Aleister Crowley.

Aleister Crowley era un discusso personaggio vissuto a cavallo tra l'800 ed il '900. I suoi estimatori gli riconoscevano fama di occultista, esoterista ed esperto di magia nera: alla base del suo pensiero vi era la convinzione che le arti magiche fossero racchiuse nella volontà dell'uomo e potessero essere convogliate mediante il ricorso a pratiche occulte. Allo scopo di risvegliare tali energie – a suo dire fondamento della civiltà precristiana e pagana – iniziò a sottoporre se stesso ed i suoi adepti a pratiche da lui definite sex magik e contraddistinte da forme di sessualità estrema e dal forte uso di sostanze stupefacenti. Notevole scalpore si diffuse nella sua nazione d'origine, l'Inghilterra, quando emerse che numerose tra le dame più rispettabili ed in vista dell'alta società frequentavano la setta di Crowley. Le sue pratiche – condotte in più nazioni, tra cui anche l'Italia – furono relativamente tollerate e continuarono finché uno dei suoi adepti non morì nell'Abbazia di Thélema, sulle montagne a nord di Cefalù, in Sicilia. Fu così che Crowley venne espulso dalle autorità fasciste e concluse la propria esistenza in Inghilterra nel 1947.

Page era notoriamente un appassionato studioso dei suoi testi: nel tempo arrivò a possedere una vastissima raccolta di manoscritti fino a divenire proprietario di uno dei più vasti archivi di libri ed oggetti a lui appartenuti, e finendo per influenzare indirettamente anche il resto del gruppo.

Nel 1970, durante le lavorazioni di Led Zeppelin III, Page acquistò la cosiddetta Boleskine House, una dimora del XVIII secolo appartenuta a Crowley e situata proprio sulle rive del Loch Ness, ad Inverness, in Scozia: la dimora veniva ritenuta maledetta dagli abitanti del luogo a causa di alcuni fatti sinistri verificatisi al suo interno[32]. Le voci non distolsero Page dai suoi propositi; alla ricerca di un posto di campagna isolato e vicino all'acqua, la trovò splendida e suggestiva.

Messaggi segreti [modifica]

In seguito alla dichiarazione di ammirazione nei confronti del noto occultista da parte di Page cominciarono a piovere sul gruppo numerose accuse dai media riguardo la presenza di messaggi subliminali all'interno delle loro canzoni, attraverso la tecnica del backmasking. L'esempio più famoso è forse quello della celeberrima Stairway to Heaven, che pare, se ascoltata al contrario dal minuto 4:40 in poi, reciti la frase:

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« Oh, here's my sweet Satan, the one whose little path won't make me sad, whose power is Satan. He'll give you 666. There was a little toolshed where he made us suffer, sad Satan.[33] »
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« Oh, ecco il mio dolce Satana, l'unico il cui breve cammino non mi renderà triste, il cui potere è Satana. Egli ti darà il 666. C'era un piccolo capanno degli attrezzi dove ci faceva soffrire, triste Satana. »

Altro esempio è stato quello legato alla canzone Over the Hills and Far Away, la quale, ascoltata al contrario a partire dal minuto 5:00, permetterebbe di udire le parole:

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« We 're not really rich. It's all for Satan. Yes, Satan's really Lord. Yes, we'll always stay in him.[33] »
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« Non siamo veramente ricchi. È tutto grazie a Satana. Sì, lui è il vero Signore. Sì, noi resteremo sempre in lui. »

Ma la Swan Song ha sempre respinto tutte le accuse al riguardo, sminuendo il tutto come un caso di pareidolia e aggiungendo che c'è un unico senso nel quale i loro dischi girano: quello "in avanti".

Imputazioni di plagio [modifica]

In diverse occasioni i Led Zeppelin sono stati accusati di plagio, o quantomeno, di avere utilizzato temi o frasi musicali non originali. Quando l'album di debutto della band fu pubblicato, ottenne principalmente critiche positive, nonostante John Mendelsohn del Rolling Stone Magazine accusò la band di plagio, in particolare di aver copiato Black Mountain Side da Black Water Side di Bert Jansch e il riff da Your Time Is Gonna Come dall'album dei Traffic Dear Mr. Fantasy. Essi furono anche accusati di parodiare artisti di colore e di esibizionismo. Questo segnò l'inizio di una lunga disputa fra la band e il periodico, la quale ha visto i Led Zeppelin rifiutare le interviste e storie da prima pagina su come il loro successo sia aumentato. Una canzone dell'album, Dazed and Confused, era stata scritta inizialmente da Jake Holmes e inserita nel suo album The Above Ground Sound. Gli Yardbirds, la vecchia band di Jimmy Page, ne avevano inciso una versione intitolata I'm Confused, e Page rielaborò ancora la canzone per l'album di debutto dei Led Zeppelin, senza versare nessun indennizzo a Holmes[34]. Questi non volle macchiare l'integrità del gruppo per colpa di una canzone, nonostante avesse spedito una lettera con scritto "Capisco, è un tentativo di collaborazione, ma penso che dovreste almeno ammettere che sono l'autore e pagarmi i diritti." La lettera non ricevette alcuna risposta e Holmes non proseguì nella controversia. È comunque riportato che egli abbia detto

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« What the hell, let him [Page] have it [Dazed and Confused]! »
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« Che diavolo, lasciate che [Page] se la tenga [Dazed and Confused]! »
(Jake Holmes)

Il copyright delle canzoni di Led Zeppelin II è stato oggetto di dibattiti fin dall'uscita dell'album. Il preludio di Bring It on Home è una cover di Bring It on Home di Sonny Boy Williamson II e condivide dei pezzi con Bring It on Back di Willie Dixon. Whole Lotta Love ha alcune parti dei testi in comune con You Need Love/Woman You Need Love di Dixon. Negli anni settanta la Arc Music, la divisione di merchandising della Chess Records, chiamò in giudizio i Led Zeppelin per l'infrazione del copyright di Bring It on Home ed ottenne un accordo stragiudiziale. Dixon però non trasse nessun beneficio fin quando non sollecitò la Arc Music ad ammettere la sua proprietà del copyright. Anni dopo, Dixon fece causa ai Led Zeppelin per Whole Lotta Love e così fu raggiunto un altro compromesso[35]. Le successive ristampe di Led Zeppelin II videro Dixon inserito fra i crediti.

Caso diverso è quello relativo all'arpeggio iniziale della celebre Stairway to Heaven: più di un critico ha sottolineato la somiglianza con l'introduzione della canzone Taurus degli Spirit, avvalorata dal fatto che i due gruppi si conoscessero bene e, avessero intrapreso una tournée assieme, all'inizio della loro carriera[36]. In realtà gli arpeggi si somigliano, ma la tesi di plagio sulla ripetizione variata di cinque note non è mai stata presa in considerazione.

Premi e riconoscimenti [modifica]

La band, grazie alle vendite dei suoi album, ha ricevuto in premio un totale di 10 dischi d'oro e 90 dischi di platino. Il 19 novembre 1999, la RIAA ha inoltre dichiarato che i Led Zeppelin sono l'unico gruppo musicale, assieme ai Beatles e Garth Brooks, ad aver ottenuto almeno 4 dischi di diamante[37]. Nel 2004, i Led Zeppelin si sono classificati al 14° posto nella classifica dei 100 migliori gruppi musicali della storia secondo il Rolling Stone Magazine[38] Nel 2005, la band ha vinto un Grammy Lifetime Achievement Award[39]. Nello stesso anno, i lettori della rivista Guitar World hanno eletto Stairway to Heaven "Miglior assolo di tutti i tempi"[40]. Nel 2006, la band ha vinto il Polar Music Prize con la seguente motivazione:

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« The 2006 Polar Music Prize is awarded to the British group Led Zeppelin, one of the great pioneers of rock. Their playful and experimental music combined with highly eclectic elements has two essential themes: mysticism and primal energy. These are features that have come to define the genre "hard rock".[41] »
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« Il Polar Music Prize del 2006 è assegnato alla band britannica dei Led Zeppelin, uno dei più grandi pionieri del rock. La loro musica giocosa e sperimentale si combina con elementi altamente eclettici ed ha due temi essenziali: misticismo e energia primordiale. Queste sono le caratteristiche che hanno indotto a definire il genere "hard rock". »

Stile e influenze [modifica]

I White Stripes, uno dei gruppi più influenzati dai Led Zeppelin.
I White Stripes, uno dei gruppi più influenzati dai Led Zeppelin.

Quello dei Led Zeppelin è sempre stato considerato dalla critica come un genere nuovo, che pone le sue radici nel rock di Jimi Hendrix[42] e dei Cream, nel blues di B.B. King e Robert Johnson e nel primo gruppo di Page: gli Yardbirds, dove il chitarrista ha avuto modo di confrontarsi con future leggende come Eric Clapton e Jeff Beck. La band, evolvendosi di pari passo con gruppi quali i Black Sabbath e i Deep Purple[42], ha segnato la chiave di volta per la nascita dei generi musicali hard rock e heavy metal. L'insieme di generi tra cui i Led Zeppelin hanno spaziato va dal rock and roll al primordiale metal, i quali sono tutti riscontrabili in Stairway to Heaven, probabilmente la loro canzone più famosa. Tuttavia, le influenze musicali esterne sono variate nel corso degli anni, a partire da una tendenza heavy, per poi avvicinarsi al mistico con il terzo e il quarto album, fino ad arrivare ad una fusione omogenea di folk, rock e blues, osservabile da Physical Graffiti in poi.

L'eredità musicale lasciata dalla band ha influenzato numerosi gruppi, dagli anni '70 fin ad oggi, tra i quali risaltano nomi come Tool[43], Rage Against the Machine[44] e White Stripes[45], fino ad arrivare a gruppi grunge o glam, come i Darkness (da notare, tra l'altro, come il look di quest'ultimo gruppo e la tonalità vocale del suo cantante rassomiglino a quelli di Robert Plant). Tuttavia, il membro probabilmente più influente della band è Jimmy Page, il quale ha ispirato decine di chitarristi delle generazioni successive, fra i quali spiccano John Frusciante dei Red Hot Chili Peppers[46], Eddie Van Halen dei Van Halen[47], John Petrucci dei Dream Theater, Kirk Hammett dei Metallica[48] e Tom Morello degli Audioslave.

Formazione [modifica]



Il gruppo ha spesso citato il loro manager Peter Grant, indicandolo come il "quinto componente" dei Led Zeppelin.

Discografia [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Discografia dei Led Zeppelin.
  • L'album Coda e tutti i lavori e le raccolte successive sono stati pubblicati dopo lo scioglimento del gruppo.
  • L'album Led Zeppelin IV è il disco di maggior successo della band con oltre 23 milioni di copie vendute nei soli Stati Uniti.
  • Tutti gli album sono stati prodotti da Jimmy Page, chitarrista della band.
Anno Album Certificazione RIAA
1969 Led Zeppelin 10 6 8x Platino
1969 Led Zeppelin II 1 1 12x Platino
1970 Led Zeppelin III 1 1 6x Platino
1971
2 1 23x Platino
1973 Houses of the Holy 1 1 11x Platino
1975 Physical Graffiti 1 1 16x Platino
1976 Presence 1 1 3x Platino
1976 The Song Remains The Same (Live) 2 1 4x Platino
1979 In Through the Out Door 1 1 6x Platino
1982 Coda 6 4 1x Platino
1997 BBC Sessions 12 23 2x Platino
2003 How The West Was Won (Live) 1 5 1x Platino
2007 Mothership (Raccolta) / / /

Note [modifica]

  1. ^ a b c d e f All Music - Led Zeppelin
  2. ^ a b nolifetilmetal.com - Led Zeppelin
  3. ^ Rolling Stone Cover
  4. ^ I Led Zeppelin hanno ispirato generi come hard rock ed heavy metal. La loro musica è stata soprattutto una miscela di generi diversi, tra cui blues, rockabilly (spesso nei live, riproponevano canzoni rese famose da Elvis Presley e Eddie Cochran), reggae (D'Yer Mak'er su Houses of the Holy), soul (molte le rielaborazioni dal vivo anche di brani di James Brown, di artisti della Stax e della Motown), funk, jazz, classica, celtica, indiana, araba, folk, pop e latina.
  5. ^ L'ultimo disco ufficiale, "Coda", fu pubblicato due anni dopo la morte di Bonham per rispettare impegni discografici.
  6. ^ Page e Plant hanno anche inciso due dischi insieme: No Quarter: Jimmy Page and Robert Plant Unledded e Walking into Clarksdale.
  7. ^ The Local
  8. ^ Il brano è comparso successivamente nell'album di debutto di Beck, Truth
  9. ^ a b c d e f g Stephen Davis. Led Zeppelin: Il Martello degli Dei. , ISBN 033043859-X.
  10. ^ Led Zeppelin Biography
  11. ^ Digital Graffiti. Led Zeppelin FAQ
  12. ^ I due avevano suonato per un breve periodo assieme nella Band of Joy, gruppo scioltosi senza produrre incisioni significative.
  13. ^ Jimmy Page Online. URL consultato il 28-11-2007.
  14. ^ Stephen Davis. Hammer of the Gods (LPC). , 1995. 44, 64, 190, 225, 277 ISBN 033043859-X
  15. ^ Billboard
  16. ^ All Music.
  17. ^ All Music
  18. ^ Intervista a Plant sul Rolling Stone
  19. ^ Led Zeppelin a Milano
  20. ^ Biografia dei Led Zeppelin su VH1
  21. ^ Biggest band of the seventies. URL consultato il 02-01-2008.
  22. ^ Starship
  23. ^ Rolling Stone Magazine Rolling Stone Magazine Review
  24. ^ Led Zeppelin Readies Fall Reissue Bonanza
  25. ^ Corriere della Sera
  26. ^ "ROBERT PLANT Shoots Down LED ZEPPELIN Reunion Rumors", blabbermouth.net, 2007-06-28. URL consultato il 2007-06-28.
  27. ^ Intervista al RSM
  28. ^ Alleyne, Richard. "Led Zeppelin set to re-form for O2 gig", telegraph.co.uk, 2007-08-31. URL consultato il 2007-09-01.
  29. ^ Panorama. URL consultato il 30-12-2007. Intervista a David Fox, responsabile di Outside, l'agenzia promotrice dell'evento.
  30. ^ Billboard sulla reunion
  31. ^ Voce di Wikipedia sull'etichetta Swan Song
  32. ^ Secondo Stephen Davis, biografo ufficiale dei Led Zeppelin, la villa era stata costruita su un terreno in cui precedentemente sorgeva una chiesa distrutta da un incendio mentre i fedeli erano al suo interno. Dopo essere stata di proprietà di Crowley, la villa era stata teatro di alcuni fatti tragici quali la decapitazione di un uomo e l'impazzimento del suo custode.
  33. ^ a b Il file multimediale è disponibile sul sito del CCSG
  34. ^ furious.com
  35. ^ Turn me on dead man
  36. ^ StH
  37. ^ Annuncio sul sito della RIAA
  38. ^ Le prime 50 posizioni della classifica sono riportate sul sito del periodico
  39. ^ grammy.com
  40. ^ La classifica sul sito di Guitar World. URL consultato il 30-12-2007.
  41. ^ L'annuncio sul sito del Polar Music Prize
  42. ^ a b Da Aloha Criticon
  43. ^ New York Times
  44. ^ Encomium
  45. ^ Biografia dei White Stripes
  46. ^ Intervista a John Frusciante
  47. ^ Eddie Van Halen
  48. ^ Kirk Hammett

Bibliografia [modifica]

  • Federico Ballanti. Led Zeppelin. Roma, Lato Side Editori, 1982 .
  • AA. VV. Led Zeppelin. Milano, Arcana Editore, 1983 . ISBN 88-85008-56-9
  • Stephen Davis. Led Zeppelin: Il Martello degli Dei. Milano, Arcana Editrice, 1988 . ISBN 88-85859-13-5
  • Dave Lewis. Led Zeppelin - Anni di fuoco. Milano, Arcana Editrice, 1993 . ISBN 88-7966-018-7
  • Andrea Ian Galli. Le canzoni dei Led Zeppelin. Roma, Editori Riuniti, 2005 . ISBN 88-359-5672-2

Voci correlate [modifica]

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